Carne fresca tritata di scamone o noce, condita con salse e capperi o acciughe e tuorlo.
Il vino da abbinare deve essere vinoso, con pochi aromi di frutta fresca, per percepire la delicatezza delle nostre spezie, nel retro-gusto.
Secco, privo di zuccheri, corposo, rotondo: che contrasti il tuorlo e la leggera untuosità della carne.
Un vino bianco secco e sapido, come il Blanc di San Zuàn di Emilio Bulfon, prevalenza di uva Cividin, una storica varietà autoctona friulana (<10,0€).
Per chi vuole sognare, un ottimo ‘orange wine’, secco, equilibrato, con sentori di pesca matura e poi agrumi. Anche mela cotogna per la Verdeca bio dell’ azienda pugliese Polvanera (<20,0€).
Una certezza l’Ograde dell’ agricola Skerk, un macerato da 4 uve friulane in tini di legno. Sentori di pepe bianco, inebriante e fine, eccellente per la nostra tartare.
Leggera nota acidula e minerale (<30,0€)