Abbinare cibo e vino è un’arte e quando si parla di Orange Wine è necessario prestare particolare attenzione per portare in tavola l’abbinamento giusto.
I vini Orange Wine, ad oggi molto in voga, sono diversi, ottenuti da uve bianche in maniera storica e quindi “non convenzionale”.
Macerati in modo antico, in stile Giorgiano, vengono ritenuti vini naturali perché spesso privi di antiossidanti.
Alcuni possono risultare anonimi e con alta acidità volatile, ma quelli “riusciti” offrono aromi di pesca, miele di castagno, the verde, scorza di arancia e citronella.
Hanno origine da vitigni diversi come la Ribolla Gialla, il Pinot Grigio, Vitovska e Nosiola. Pieni, corposi e leggermente tannici, si riconoscono grazie a un gusto differente da qualsiasi Bianco.
Oggi vengono proposti alcuni abbinamenti audaci non sempre azzeccati o fondati.
Vengono accostati a piatti elaborati di crostacei, frutta esotica e pesce costoso per sorprendere i commensali. Quando si vuole abbinare un Orange Wine è necessario tenere a mente che la presenza di catechine e tannini, rende questi vini speciali ma ben distanti dai vini freschi e aciduli.
Il nostro consiglio è di abbinarli in presenza di spezie forti come curcuma, rafano, chiodi di garofano o zenzero. Si accostano bene ai sapori della cucina indiana e giapponese. Da provare con il pesce al cartoccio o al forno come il Rombo, la Scarpena e la Cernia o con tutti i formaggi erborinati a pasta molle, formaggi salati, carne di piuma nobile o di cortile. Preferire piatti “grassi” e proteici pieni di sapore.
Diversamente vanno degustati da soli, in piena meditazione, in un bicchiere ampio e basso, sempre freschi ma mai freddi da frigorifero.
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